Prodotti

 

Specialità Omeopatiche

Oligoterapia

Fitoterapia e Gemmoterapia

Aromatoterapia

 

 

 

Omeopatia

Introduzione

Questa lezione si propone di far comprendere in modo intuitivo e naturale quali sono i principi e la storia dell’Omeopatia.

Utilizzeremo un’interfaccia semplice ed un approccio naturale della materia. Verrà anche affrontata la preparazione del rimedio omeopatico.

Il principio di similitudine

Un prodotto, in grado di provocare determinati sintomi, é anche in grado di curare questi sintomi. La verifica di tale semplice affermazione può essere fatta su una persona che soffre di rinite da fieno. Bisogna procurarsi una bella cipolla fresca, si triterà, si metterà questo tritato a contato con un fazzoletto e si farà respirare attraverso il fazzoletto la persona in crisi (come per i nostri manifestanti) e si potrà verificare la diminuzione di questi sintomi.

Si fa già Omeopatia!

Un altro bell’esempio è dato dall’Arnica:

E' noto a tutti l'uso popolare "montanaro" basato sulla grappa d'Arnica (si tratta di una grappa normale nella quale è stato aggiunto il fiore d'Arnica). Questo rimedio era proprio la chiave del soccorso alpino. Questa grappa speciale era riservata ai momenti di grande stanchezza, alle persone traumatizzate o che tornavano da duro giro in montagna. Le proprietà vulnerarie dell’arnica sono note a tutti. L’intossicazione a questa grappa,dà la sensazione di essere pestato, e può provocare emorragie interne nonché addirittura la morte della persona. Anche qui, notiamo come gli effetti tossici della pianta siano simili agli effetti terapeutici di essa.

E’ proprio basandosi su questo tipo di constatazione che Il Dr Christian Friederich Samuel Hahnemann costruì la teoria dell’Omeopatia.

Alla fine del XVIIIimo secolo, lo stato della medicina accademica era a dir poco, piuttosto embrionario. Si praticavano salassi, clisteri e si amministrava del mercurio in dose massiccia.

Hahnemann, traducendo la materia medica di Cullen, notò che la China era in grado di provocare delle febbri, delle tutte identiche a quelle della malaria. La china, era proprio proposta come trattamento della malaria. Precisiamo che allora s’ignorava tutto del Plasmodium e del suo ruolo nella malattia. In un certo modo Hahnemann partì con delle basi false. In ogni modo cominciò a studiare diversi prodotti ed a curare le persone secondo questo principio di similitudine. Per determinare quali fossero le proprietà di questi prodotti, studiò attentamente tutti i sintomi provocati dall’assunzione regolare di diverse sostanze. Questa sperimentazione, condotta con grande scrupolo, su delle persone “sane” porta il nome di patogenesi. In realtà si trattava di misurare la tossicità cronica o acuta di determinate sostanze. La descrizione minuziosa di questi sintomi era ovviamente riferita al linguaggio dell’epoca, vale a dire quello della semiologia medica. Non si disponeva ovviamente delle analisi per confermare i sintomi osservati. La sua sperimentazione portò sia sulle piante medicinali, comunemente utilizzate in medicina popolare che su dei composti alchimistici o dei prodotti come il nero di seppia o alcuni licheni o funghi che non possiedono proprietà terapeutiche. Il suo metodo, tassato d’empirico dai detrattori dell’omeopatia lo era in effetti, ma nel senso buono della parola. I testi di Lavoisier o di Hahnemann hanno lo stesso stile. Si era solo all’inizio del metodo scientifico che, ricordiamolo, consiste nello stabilire delle leggi sui fenomeni naturali ed a cercare di prenderle subito in difetto.

Scienze naturali, alchimia, scienze occulte errano allora totalmente imbricate. Ricordiamo che il più anziano Newton stesso praticava sedute di spiritismo! Certo il linguaggio utilizzato non corrisponde al nostro ben stabilito e rigoroso linguaggio scientifico. E' fondamentale per capire la portata del metodo omeopatico rinominare quelli che sono stati i dati di 200 anni fa con quelli attuali. Così, in questa fine del XXimo secolo sappiamo già dal tempo di Pasteur che la rabbia è trasmessa da un micro organismo e che sarebbe inutile cercare di curarla con della Belladonna omeopatica solo perché la patogenesi di Belladonna dà un’avversione per l’acqua. Questi dati vanno dimenticati. Hahnemann era morto da parecchi anni quando Pasteur scoprì il bacillo della rabbia.

La materia medica

Alla fine degli anni 1700, Hahnemann cominciò a curare le persone rispettando il principio di similitudine. Hahnemann, come già precisato sopra, ignorava totalmente quello che costituisce la base della nostra farmacodinamica, vale a dire: la quantità necessaria di un prodotto nel sangue per agire. Termini come concentrazione plasmatica o DL50 non erano ancora stati definiti. Hahnemann invece disponeva di un vero dono dell’osservazione ed in particolare dell’osservazione clinica. Con ciò riuscì ad osservare e codificare molto bene l’azione dei rimedi sulle persone in buona salute. Gli effetti, noti come patogenesi, furono riportati su quello che si chiama la materia medica. Per ogni prodotto (animale, vegetale, chimico) si segna con gran cura l’insieme dei sintomi osservati su più persone che hanno provato il prodotto. Tramite visita, si cercava di mettere in evidenza i sintomi o i segni caratteristici di una sostanza per poterla dopo prescrivere al paziente. È molto probabile che siano stati commessi parecchi errori per quanto riguarda la posologia dei (suoi) prodotti. Immaginiamo NUX VOMICA, BELLADONNA o altri derivati naturali o vegetali che contengono grosse quantità d’alcaloidi in grado di avvelenare le persone: non era certo lo scopo della sua ricerca! Per diminuire gli effetti di queste droghe ebbe l’idea di diluire i prodotti. Certo, sono diminuiti gli effetti negativi delle droghe, ma poco dopo anche l’effetto curativo (come c’è normalmente da aspettarsi). La diluizione dei rimedi non comporta sempre una diminuzione dell’effetto terapeutico almeno per le prime diluizioni.

Diluizioni

Esperimento con diluizioni di BELLADONNA.

L'effetto rilassante o contratturante delle diluizioni di BELLADONNA è stato studiato sul duodeno di topo isolato.

Le diluizioni comprese tra la 1 e la 200ima (10-2 a 10-400 in concentrazione di Belladonna TM) omogeneizzate con un semplice ritorno del flacone sono provate come antagonisti delle contrazioni provocate da acetilcolina.

I test effettuati sia sull'organo sotto spasmo (addizione di 1 µg/ml d’acetilcolina) sia per azione diretta, mostrano che le diluizioni non dinamizzate inibiscono lo spasmo unicamente dalla 1 alla 9 diluizione.

Vale a dire l’effetto parasimpaticolitiche si sente fino ad una diluizione del 10-18 in TM di Belladonna. Se si pensa che la quantità d’alcaloidi (in questo caso, soprattutto Atropina) responsabile di quest’azione, presente nella pianta, è di circa 1% e che la TM è fatta circa con il 50% di pianta, la concentrazione in Atropina non sarà superiore a 10-21. Siamo molto vicini al numero d’Avogadro (6.023 1023). Quando non abbiamo più effetto in realtà la probabilità di incontrare una molecola di prodotto nella soluzione è quasi uguale a zero.

È molto interessante il fatto di ritrovare un effetto misurabile di un alcaloide a dosi così basse. Non ci sorprenderà, invece, che l’azione cessi proprio quando lo stato di divisione della materia è tale da non trovare più molecole di principi attivi nella soluzione.

Non ci sorprende dunque che il bravo Hahnemann dopo un po’ si sia trovato in grave crisi. Aveva certo diminuito gli effetti secondari dei suoi rimedi, ma anche l’effetto terapeutico. Secondo un’altra sua grande intuizione, il Dr Hahnemann ebbe l’idea di scuotere le provette dopo aver fatto le diluizioni. Chiamò questo fenomeno dinamizzazione. Sorpresa! L’azione terapeutica riprese. Il fatto di scuotere la provetta dopo la diluizione conferisce al prodotto le proprietà che aveva perso.

Il flacone contenente la diluizione che serve per la preparazione successiva, è scosso meccanicamente in maniera energica; se non vi è dinamizzazione, non esiste nemmeno alcun’azione terapeutica.

Dinamizzazione

Se ci pensiamo bene, conosciamo tutti questo fenomeno. Le cure termali propongono di curare varie malattie con l’acqua di fonte. Queste acque contengono dei sali minerali o dei gas disciolti che sono stati letteralmente dinamizzati nelle anfrattuosità della terra prima di essere raccolte. L’azione singolare di questi sali, in effetti, non spiega l’azione terapeutica di certe acque. Il termine di Dinamizzazione può sembrare poco serio. Non si è nemmeno riuscito a trovare un altro termine che lo potesse sostituire. “Dynamis” in greco significa forza. Questi scuotimenti danno forza alla soluzione. E’ il verbo utilizzato da tutti i medici omeopati del mondo

Esperimento con delle diluizioni dinamizzate di BELLADONNA

Si riprende l’esperimento precedente sul duodeno isolato.

Le diluizioni comprese tra la 1 e la 200CH sono state dinamizzate con il metodo Hahnemanniano a 100 scuotimenti. Si dice CH per Centesimale Hahnemanniana. Le diluizioni sono fatte da 10-2 in 10-2.

E' stato riscontrato un effetto inibitore per le diluizioni dalla 1 alla 25CH (e in tutte le diluizioni intermedie) e dalla 150 alla 200CH (anche qui a tutte le diluizioni intermedie).

Per queste soluzioni dinamizzate l’effetto è dunque prolungato al di là del numero d’Avogadro. Vale a dire quando la probabilità di incontrare una molecola nella soluzione è inferiore allo 0.

L’esperienza riportata sopra dimostra che, su un modello sperimentale riproducibile (caro alla scienza odierna), anche quando non c’è più la minima traccia di sostanza, si può misurare un’azione. Questo indica che, probabilmente, viene mandato un messaggio di natura non molecolare. Il Dr Jacques Benveniste, famoso nel mondo scientifico per avere scoperto il PAF ACETER, mediatore dell’allergia, ha anche lui dimostrato con esperienze di degranulazione dei basofili in presenza d’anti-siero di capra diluito e dinamizzato che la natura di questo messaggio non è molecolare.

Le spiegazioni o i modelli teorici sul modo d’azione di questo messaggio non sono di pertinenza di questo corso e vanno ricercati con le ultime teorie matematiche e di fisica quantistica. Non siamo più nel dominio dell’azione molecolare semplice.

 

LA PREPARAZIONE DEL RIMEDIO OMEOPATICO

Il prodotto di partenza si chiama ceppo (souches):

Il ceppo può essere d’origine animale, vegetale o minerale. Si procede poi alla preparazione della tintura madre (T M).

Ceppo vegetale Sono piante raccolte preferibilmente nel loro habitat naturale, Si utilizza generalmente la pianta fresca, o parte di essa (frutti, germogli, fiori ecc.).
Ceppo animale Sono ottenute a partire da animali riconosciuti sani. Possono essere costituite, da: animali interi, loro parti od organi, loro secrezioni.
Ceppo minerale Sono: sali o prodotti chimicamente definiti, prodotti complessi d’origine naturale, medicinali di sintesi.

 

DILUIZIONI E TRITURAZIONI

Il metodo hahnemanniano, l’unico veramente riproducibile.

Definizioni

La deconcentrazione di un ceppo omeopatico, effettuata secondo il metodo "hahnemanniano" è realizzata attraverso operazioni successive di divisione dello stesso in un determinato veicolo, nel rapporto 1/10 (decimali), o 1/100 (centesimali) o 1/1,000 (millesimali). Il numero d’operazioni cosi effettuate definisce il grado di diluizione.

Tra una diluizione ed un’altra si procede alla dinamizzazione del rimedio con cento scuotimenti del flacone.

Per definire tali preparazioni sono impiegate le seguenti abbreviazioni, precedute da un numero corrispondente al grado di diluizione.

DH, D, X, XH per le diluizioni decimali.

CH, C, H per le diluizioni centesimali.

MH per le diluizioni millesimali

TABELLA COMPARATIVA DELLE DILUIZIONI

C. [TM] DH CH MH
10-1 1    
10-2 2 1  
10-3 3   1
10-4 4 2  
10-5 5    
10-6 6 3 2
10-7 7    
10-8 8 4  
10-9 9   3
10-10 10 5  

Diluizioni cinquantamillesimali

Si tratta in pratica, di eseguire delle diluizioni omeopatiche non al 1/100 ma secondo al 1/50,000.

Le relative diluizioni sono chiamate "cinquantamillesimali" e vengono identificate dal numero della diluizione ottenuta. Generalmente segnate LM.

Il metodo Korsakoviano

Definizioni

Realizzato con operazioni successive di riempimento e di svuotamento, operando in un flacone unico. Il numero d’operazioni effettuate definisce il grado di diluizione.

Con questo metodo si ottengono delle preparazioni liquide chiamate diluizioni korsakoviane. Contradistinte da una K: es. ARNICA 200K.

IMPREGNAZIONE

L'impregnazione è una tecnica che consiste nel fissare una diluizione omeopatica su sopporti neutri: granuli, globuli, compresse, lattosio in polvere.

Tutte queste forme farmaceutiche prendono il nome della sostanza ed il grado della diluizione con la quale sono state impregnate.

FORME E PRESENTAZIONI FARMACEUTICHE

Tinture madri, diluizioni e triturazioni sono utilizzate come tali o incorporate in proporzione determinata in un eccipiente.

Tutte le forme classiche, sciroppi, supposte, pomate ecc.. possono essere impiegate.

I granuli

Piccole sfere di una miscela di lattosio e saccarosio che pesano circa 0.05 g, cioè 20 granuli al grammo. Sono resi medicamentosi grazie all’impregnazione con la diluizione dalla quale prendono il nome.

Esempio: Nux vomica 4CH

Le dosi

La loro originalità è di essere delle unità di presa: tutto il loro contenuto deve essere preso dall'ammalato in una sola volta.

Le gocce

Le soluzioni per via orale destinate ad essere somministrate in gocce sono costituite da una o più tinture madri, da una o più diluizioni o da una miscela di tinture madri e di diluizioni.

Il paziente deve contare il numero di gocce prescritte.

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Specialità Omeopatiche

Premessa

L’omeopatia é la medicina del simile. Più esattamente, è la medicina del paziente, dell’ammalato più che dei suoi sintomi. è proprio l’insieme di questi sintomi che permette al medico di scegliere il rimedio giusto per il suo paziente. L’approccio semiotico del metodo omeopatico permette di capire lo stato immunitario della persona da curare. Esiste un rimedio specifico per questa persona a questo momento.

A questo punto, l’associazione di diversi rimedi tra di loro, i complessi, sembra una vera assurdità. Come più rimedi destinati per definizione a persone diverse possono agire essendo riuniti all’interno di una stessa formula?

Azione delle diverse diluizioni

è bene sapere che a secondo delle diluizioni il rimedio omeopatico è in grado di agire a diversi livelli. Ricordiamo che le basse diluizioni, per la maggior parte dei rimedi, agiscono solo a livello somatico e sintomatico. Si tratta di un primo approccio, di un approccio che definiremo come "clinico". Ci sembra inutile negare l’effetto standard di certi prodotti a diluizioni omeopatiche su determinate patologie. Ricordiamo, ad esempio, l’effetto anti traumatico veloce e completo dell’arnica. Molti ceppi hanno tra di loro, a livello clinico, una vera sinergia se usati insieme. La scuola tedesca in particolare ha sviluppato un’esperienza specifica sui complessi al punto tale di diventare una sua caratteristica.

Clinica e sinergia

EMERALD LINE ha unito determinati prodotti allo scopo di facilitare o il drenaggio della malattia o la prescrizione medica o il consiglio da banco. Sono stati creati e provati a lungo diverse formulazioni che pur non corrispondendo all’omeopatia etica danno diversi vantaggi ai pazienti in particolare come tempi di risposta ed efficienza omeopatica. Il dr Henri Lernout definiva questi prodotti dei "Kalashnikov", nel senso che se un prodotto non agisce l’altro potrebbe bersagliare il paziente! Nel caso dei prodotti qui descritti, non si cerca di "sparare largo" ma invece di sviluppare una sinergia tra gli effetti clinici dei prodotti impiegati. Si cerca anche di semplificare la cura.

Invece di usare BELLADONNA, APIS e MERCURIUS, magari alternati per una semplice tonsillite, diventa interessante associarli. l’efficienza dei rimedi separati è sempre superiore a quella dei rimedi associati in una stessa formula. Valutando però la praticità ed il prezzo della cura l’esperienza dimostra come la prescrizione o il semplice consiglio telefonico traggano vantaggio nel prescrivere il complesso la cui efficienza terapeutica non é più da dimostrare.

 

Particolarità dei complessi Emerald Line

L’aggiunta di principi immunoterapici ai soliti policresti omeopatici permette alla linea di complessi EMERALD LINE di presentare dei rimedi molto più attivi e con un livello di efficienza clinica incrementato.

L’utilizzo dei complessi Emerald Line non dispensa dalla ricerca del similimum del paziente dopo avere ottenuto i primi risultati clinici.

I complessi sono anche facili e efficaci preventivi di determinate malattie.

Sono stati riportati sulle schede del prodotto le associazioni possibili.

Si trovano diversi tipi di associazioni.

Omeopatia Rimedi singoli
Meristemoterapia Terapia con dei macerati glicerici del meristema delle piante
Fitoterapia rinnovata Terapia con le TM omeopatiche
Oligoterapia Uso degli oligoelementi
Organoterapia Terapia con gli organi diluiti e dinamizzati
Micromicoterapia Terapia con i funghi inferiori
Litoterapia Terapia con i minerali diluiti e dinamizzati
Alimenti da ricercare Si consigliano gli alimenti da includere nella dieta

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Oligoterapia

STORIA E BASI SCIENTIFICHE

L'importanza biologica degli oligo-elementi é molto conosciuta dopo i lavori di Gabriel BERTRAND. Dal 1894 questo autore ha orientato le sue ricerche verso gli elementi riscontrati in piccole quantità sia nelle piante che negli animali e che allora si consideravano come delle impurità. Scoprì, infatti, che il Manganese svolgeva il ruolo di enzima utilizzando l'ossigeno dell'aria come substrato. Questa scoperta lo portò a concepire che i metalli segnalati qua e là in quantità infinitesimale dovevano giocare un ruolo essenziale negli esseri viventi, si come costituenti di enzimi, sia intervenendo nella sintesi di enzimi. Egli intraprese, allora, uno studio sistematico in vista di determinare la lista e la percentuale di questi oligo-elementi e la loro azione fisiologica.

Allo stato attuale i considerevoli lavori di Bertrand, dei suoi collaboratori, dei loro successori e di tutti gli altri autori che nel mondo intero si sono interessati a questa questione, si traducono in parecchie migliaia di pubblicazioni. Sul Piano teorico, l'insieme di questi lavori ha portato a conclusioni identiche ed indiscutibili: la sostanza vivente animale e vegetale é composta di un certo numero di elementi di costruzione e di combustione la cui percentuale é importante; essi sono: il CARBONIO, il CALCIO, l'AZOTO, l'OSSIGENO, l' IDROGENO, il POTASSIO, il SODIO, il MAGNESIO, lo ZOLFO, il CLORO, il FOSFORO, il FERRO ed il SILICIO.

A fianco di questi elementi principali, figurano un grande numero di altri elementi che sono contenuti solo in piccole quantità rispetto ai primi ed il cui ruolo sembra essere quello di "Catalizzatori" . I principali variano come numero da 25 a 30: per es.: il MANGANESE, lo ZINCO, il COBALTO, il RAME, ecc. In chimica, il nome di catalisi é stato dato, nel 1836, da Berzelius ad un fenomeno che egli ha così definito:"...E' provato che parecchi corpi semplici e composti solubili ed insolubili hanno la proprietà di esercitare su un altro corpo un'azione molto differente all'affinità chimica. Per mezzo di questa azione, essi producono in questi corpi decomposizione dei loro elementi ai quali restano estranei".

Questa nuova forza, che era sconosciuta fino adesso, é comune alla materia organica ed inorganica. Io non credo che essa sia una forza del tutto indipendente dalle affinità elettroniche; chiamerà questa forza "forza catalitica" e catalisi la ricomposizione dei corpi determinata da questa forza.

Di regola generale, i fenomeni ai quali si é estesa la nozione di catalisi appartengono ad un tipo molto particolare di reazioni che sono le reazioni "a catena" e che si possono definire così: In alcuni condizioni sperimentali, le numerose trasformazioni non danno direttamente origine a molecole stabili costituenti il termine ultimo dell' evoluzione del sistema. Generano, al contrario, delle individualità molto instabili che sono atomi e radicali liberi in cui una valenza almeno non é saturata. Queste individualità reagiscono con le molecole del sistema iniziale e danno nascita ai prodotti finali di trasformazione e a nuovi atomi e radicali che si comportano nello stesso modo, salvo allorchè reazioni di altro tipo li distruggono o li ricombinano.

Usciremmo dall'argomento che ci interessa se cercassimo di approfondire questo fenomeno molto complesso, ma la cui importanza é disconosciuta dal pubblico. Allo stato attuale non vi é nessun oggetto la cui fabbricazione da parte dell'industria non sia frutto di qualche catalisi. Tutti gli esseri viventi del nostro pianeta sono delle fucine biochimiche che funzionano per merito dei fenomeni enzimatici e per estensione di quelli della catalisi. Esistono o si sono formati dei centri di studio e di ricerca destinati alla catalisi e i catalizzatori biologici che appaiono come una delle chiavi della farmacodinamica. E già le funzioni enzimatiche, vitaminiche, antibiotiche, sembrano indissociabili da questi oligo-elementi considerati appena qualche anno fa come sostanze di nessuna importanza o come impurità. In realtà, le prime ricerche teoriche e sperimentali che hanno risvegliato l'attenzione dei ricercatori sono stati i lavori di R. Quinton, G. Bertrand e J. Mènètrier.}}

Emerald Line ha sviluppato una gamma propria di oligoelementi chiamata OLIGOLINE

Le quantità giornaliere richieste di ogni catione sono state ben definite e confermate dagli ultimi risultati della biologia molecolare di Henty Picard. Gli oligoelementi OLIGOLINE sono facilmente assimilabili per via perlinguale. Sono presentati sotto forma di fiale di vetro di 3 ml. Nella confezione di 20 fiale si trovano delle cannucce per estrarre il liquido e lasciarlo sotto la lingua. Gli OLIGOLINE esistono anche sotto forme di gocce. Flaconi da 100 ml con dosatore.

ALLUMINIO Al Alluminio 0,000015 mg
ARGENTO Ag Argento proteinato 0,07 mg
BISMUTO Bi Bismuto magistero 0,05 mg
CALCIO Ca Calcio gluconato 0,8 mg
COBALTO Co Cobalto gluconato 0,45 mg
FERRO Fe Ferro gluconato 0,56 mg
FLUORO F2 Sodio fluoruro 0,442 mg
FOSFORO P Sodio fosfato bisodico 0,14 mg
IODIO I2 Iodio bisublimato 0,024 mg
LITIO Li Litio gluconato 8,14 mg
MAGNESIO Mg Magnesio gluconato 1,78 mg
MANGANESE Mn Manganese gluconato 0,59 mg
MANGANESE-COBALTO Mn, Co Manganese gluconato 0,59 mg
    Cobalto gluconato 0,45 mg
MANGANESE-RAME Mn, Cu Manganese gluconato 0,59 mg
    Rame gluconato 0,518 mg
MANGANESE-RAME-COBALTO Mn, Cu, Co Manganese gluconato 0,59
    Rame gluconato 0,518 mg
    Cobalto gluconato 0,45 mg
MOLIBDENO Mo Molibdeno 0,000015 mg
NICHEL-COBALTO Ni Nichel gluconato 0,556 mg
    Cobalto gluconato 0,45 mg
POTASSIO K Potassio gluconato 0,24 mg
RAME Cu Rame gluconato 5,18 mg
RAME-ORO-ARGENTO Cu, Au, Ag Rame gluconato 0,518 mg
    Oro colloidale 0,0014 mg
    Argento proteinato 0,07 mg
SELENIO Se Sodio selenio 0,03 mg
SILICIO Si Anidride silicica 0,7 mg
ZINCO Zn Zinco gluconato 0,47 mg
ZINCO-NICHEL-COBALTO Zn, Ni, Co Zinco gluconato 0,47 mg
    Nichel gluconato 0,556 mg
    Cobalto gluconato 0,45 mg
ZINCO-RAME Zn, Cu Zinco gluconato 0,47 mg
    Rame gluconato 0,518 mg
ZOLFO S Sodio tiosolfato 0,3 mg

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Litoterapia

Generalità

Definizione

La litoterapia dechelatrice è un metodo terapeutico che impiega rocce minerali diluite e dinamizzate alla 8DH.

Storia

Da sempre l'uomo si è interessato ai minerali. Tutte le civilizzazioni (orientali, indiane, occidentali, africane e anche precolombiane) hanno utilizzato minerali o metalli nelle loro medicine. I benefici dei metalli e dei sali sono stati provati molte volte nel passato. L'alchimia ha studiato a lungo le proprietà dei minerali, dei cristalli. Paracelso e gli alchimisti attraverso la loro ricerca della pietra filosofale hanno sperimentato ed utilizzato molti tipi di pietre.

Hahnemana stesso introdusse dei minerali presi allo stato grezzo: Graphites, Antimonium Crudum o dei minerali: Natrum Nuriaticum, Calcarea Carbonica etc..

La filosofia antroposofica da un posto di rilievo alla litoterapia. Steiner riporta quasi un centinaio di minerali nei suoi lavori. Hahnemann anche lui diluisce i minerali per ottenere l'effetto terapeutico, non li utilizza in quantità ponderali.

Considerazioni

Gli studi di geopatologia mostrano che certe malattie sono più frequenti a secondo della regione dove si vive. Esiste un legame tra questo fatto e la composizione geologica del suolo.

Lavori sulla litoterapia

Il Dr. Henri Michel Lernout ha molto contribuito sul piano clinico all'elaborazione di questa terapia. La ricerca scientifica Emerald Line , partendo dagli studi del Dr. Lernout, stà tuttora lavorando con questi preziosi minerali, in modo da dare al medico in generale ed all'omeopata in particolare, uno strumento semplice ed efficace, sempre nell'ambito delle bioterapie.

Interesse delle Litoterapia

La Litoterapia costituisce una importante chiave terapeutica sviluppatasi in questi ultimi anni. Vedremo che questa terapia è in grado di disintossicare le cellule e di renderle disponibili gli ioni metallici non utilizzabili dall'organismo.

Teoria generale della Litoterapia

La Litotarapia dechelatrice è un metodo terapeutico che impiega rocce e minerali diluiti e dinamizzati. Questa terapeutica agisce sul "terreno" del malato e mira a normalizzare i circuiti metabolici perturbati da un blocco a livello enzimatico. Blocco dovuto ad una chelazione degli ioni minerali da parte di complessi organici detti chelanti. Esattamente come granchio utilizza le sue chele per bloccare le sue prede, così alcune molecole organiche bloccano gli ioni liberi.

Azione enzimo attivatrice

Innanzi tutto, la Litoterapia agisce come un'enzimo-oligoterapia globale.

Azione dechelatrice

In più dell'azione catalitica, la Litoterapia possiede un'azione dechelatrice su certi cationi presenti nell'organismo. Questi cationi sono chelati da molecole organiche, impedendo l'azione normale dello ione. La dechelazione è un modo per mettere a disposizione della cellula i cationi metallici.

In questo modo per esempio, la somministrazione d'Eritrite D8 (ioni Cobalto) potenzia l'azione dell'antibiotico (Penicillina in particolare). La Diopside D8, regolatrice del tono nervoso, associa Silice, Calcio e Magnesio. La Bornite D8 associa Zolfo, Rame , Ferro ed è utilizzata per aiutare l'organismo nelle infiammazioni (es. cistite).

Azione sui recettori cellulari

Sembra che il litoterapico agisca come una chiave su certi recettori delle membrane delle cellule, in particolare i linfociti. Questo fenomeno permette poi l'ingresso nella cellula degli ioni necessari o mancanti.

La scelta della diluizione 8DH

L'interesse dell'ottava decimale, ottenuta per triturazione prima, poi per diluizione, è dovuta al fatto che esistono nella fiala delle micro sospensioni dei cristalli originali. Insolubili in origine, per la maggiore parte di loro, essi sono triturati fino alla sesta decimale, poi disciolti. L'8DH, permette di utilizzare i minerali in quantità necessaria e sufficiente per ottenere un'azione precisa e costante. Per avere un'azione totale, il minerale utilizzato in Litoterapia deve essere disciolto in soluzione acquosa contenente Cloruro di Sodio al 0.9%.

Emerald Line ha sviluppato una gamma propria di Litoterapici. Sono presentati sotto forma di fiale di vetro ai 2 ml (in soluzione acquosa contenente Cloruro di Sodio al 0.9%), in confezione da 20 fiale contenente le cannucce per estrarre il liquido e lasciarlo sotto la lingua.

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Fitoterapia e Gemmoterapia

Fitoterapia

L'uomo ha imparato a curarsi con le piante molto prima di conoscere lorigine delle malattie, guidato dall'istinto e soprattutto dal suo straordinario spirito di osservazione. Residui di Sambuco, di Chenopodio e di Papavero sono stati ritrovati in insediamenti umani preistorici e molti antichi libri sacri, come i Pent-Sao cinesi (circa 2500 a.C.), i Vedas indiani (2000 a.C.) ed il Papiro di Ebers dell'Egitto (1500 a.C.) riportano lunghi e dettagliati elenchi di piante medicinali. E' ragionevole ritenere che l'uomo si sia presto accorto che la salute dipendeva dal tipo di alimentazione ed abbia quindi cominciato ad usare particolari cibi per prevenire o curare determinate malattie.

Forse ha anche imitato altri animali, che prima di lui avevano imparato a curarsi con le piante. E' probabile che sia stato aiutato anche dalla capacità di sfruttare con l'ntelligenza osservazioni casuali, una dote che è stata all'origine anche di molte scoperte moderne, come quella della penicillina. Per esempio, possiamo immaginare che abbia istintivamente cercato di tamponare le ferite con quanto aveva a portata di mano ed abbia così notato che certe foglie arrestavano le emorragie, altre no; oppure un individuo colpito da una colica o da un attacco di asma abbia accidentalmente ingerito piante normalmente evitate perchè velenose, come l'Atropa belladonna, e ne abbia così sperimentato l'azione curativa.

Tutto quanto la natura può offrire, minerali, animali e piante, è stato sperimentato ed utilizzato per curare le malattie, ma il regno vegetale è stato preferito agli altri perchè, oltre ad essere ricco di principi attivi, è facilmente acessibile. Questo spiega la straordinaria importanza della fitoterapia in tutte le medicine antiche.

Attività

La fitoterapia acquista un ruolo significativo per la cura di forme patologiche lievi o di media gravità, nelle quali l'impiego degli estratti delle piante, collaudati da un'esperienza millenaria può avere dei vantaggi significativi sul piano della sicurezza rispetto a quelli creati artificialmente dall'uomo.

Per questo l'Emerald Line ha creato una linea di estratti idroalcolici (Tinture Madri), prodotti come descritto dalla Farmacopea Ufficiale Francese, derivanti da piante selezionate provenienti da coltivazioni biologiche.

 

Gemmoterapia (Meristemoterapia)

La Gemmoterapia è una metodica terapeutica appartenente alle Bioterapie, la quale, ispirandosi ai principi analogici-biochimici del drenaggio biologico, utilizza a scopo terapeutico soluzioni in prima diluizione decimale (1DH) di macerati idrogliceroalcolici di estratti vegetali fresci costituiti da tessuti meristematici quali appunto le gemme, i germogli, la linfa o altri tessuti embrionali di vegetali in fase di crescita. Tali estratti degli embrioni vegetali realizzano un drenaggio profondo dell'organismo umano regolarizzando il potenziale energetico del Sistema Reticolo Endoteliale (S.R.E.).

L'utilizzo dei germogli, delle gemme e degli altri tessuti embrionali è dovuto al fatto che in essi, si può sempre ritrovare, qualunque sia l'età della pianta, la proprietà di mantenere le facoltà anaboliche totali della primitiva cellula vegetale, capace di sviluppare tutte le potenzialità che non si trovano più nlla pianta adulta.

Questa terapeutica vegetale è una branca della Fitoterapia rinnovativa che fa parte, come precedentemente detto, delle medicine bioterapiche, poste a cavallo tra l'allopatia e l'omeopatia. Poco utilizzata sino a quanche anno fa, essa è oggi in fase di notevole diffusione. Semplice da usare e praticamente priva di effetti collaterali, anche in caso di uso prolungato, la gemmoterapia è in grado di risolvere un gran numero di patologie e di essere un valido supporto o di sinergismo ad altre metodiche terapeutiche.

Il motivo di questa diffusione è dovuto principalmente al fatto che i gemmoderivati non presentano tossicità intrinseca ed estrinseca, sono di facile somministrazione, consentono al medico di "drenare" il paziente prima di effettuare una cura omeopatica vera e propria, oppure di prescriverli in associazione ad essa, ottenendo così di detossificare l'organismo e preparare un terreno più recettivo all'applicazione della terapia omeopatica.

La loro utilizzazione è molto pratica e veloce; infatti i gemmoderivati sono commercializzati pronti per l'uso, basta diluire in acqua il quantitativo di gocce giornaliere prescritte e possono essere associati durante la giornata ad altri gemmoderivati per ottenere un risultato terapeutico più complesso o sinergico intervenenedo ad altri livelli.

Anche in questo caso l'Emerald Line ha creato una linea di Gemmoderivati (Macerati Glicerici 1DH), prodotti come descritto dalla Farmacopea Ufficiale Francese, derivanti da germogli di piante selezionate provenienti da coltivazioni biologiche.

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Aromatoterapia

Generalità

L’uso degli aromi in terapeutica (aromaterapia) è vecchio quanto il mondo. Le essenze, gli odori, gli aromi sono componenti normali della nostra vita. Pensiamo al semplice sugo con i pomodori. Si comincia sempre dal soffritto di cipolle. Questi aromi di cipolle hanno un effetto importante sulla nostra salute. Possiamo citare altri notissimi aromi che contribuiscono alla nostra alimentazione. L’aglio ad esempio è un potentissimo aromaterapico. Utilizzato come vermifugo da sempre nelle campagne, in aggiunta ai piatti regolarizza la pressione arteriosa.

La salvia (Salus in latino: salute), è un componente indispensabile a tutte le cucine.

L’uso inconscio e tradizionale di aromi nella nostra esistenza dimostra quanto sia fondamentale per il nostro equilibrio l’uso di essenze naturali.

In terapeutica, bisognerà utilizzare degli aromi più concentrati per ottenere degli effetti curativi sulla patologia.

Gli aromi, anche chiamati essenze sono dei prodotti oleosi, volatili estratti dai vegetali per distillazione. L’olio essenziale (denominazione giusta) così isolato rappresenta tutto il potenziale della pianta considerata, concentrato in qualche goccia di prodotto. Si tratta di un concentrato della materia attiva, dotato di importanti proprietà terapeutiche.

Bisogna pensare che la forza delle essenze è tale da essere tossica non utilizzata correttamente. Le proprietà curative sono invece considerevoli e ben documentate.

Anche a dosi deboli, l’essenza di salvia (Salvia officinalis) comune nei nostri giardini, è in grado di provocare delle crisi d’epilessia, in certe condizioni, su soggetti particolarmente sensibili. In terapia è un ottimo stimolante ormonale femminile, al punto di diminuire o fare scomparire problemi gravi come le vampate di calore, così fastidiose per la donna in menopausa.

L’aromaterapia, anche chiamata aromatoterapia è dunque da applicare con grande cura in sostegno ad altri metodi naturali come la fitoterapia, la litoterapia, l'oligoterapia ecc. unita evidentemente a una buona alimentazione e ad una igiene di vita tale da favorire il corpo, la psiche e lo spirito della persona da curare.

Bastano solo delle piccole quantità di prodotto per ristabilire un equilibrio perso a qualunque livello. Indirizzata a tutti quelli che non stano bene. Le malattie gravi, per fortuna rare sono da scartare.

La diagnosi medica è importante, da non sotto valutare. Il campo d’applicazione è proprio quello di tutte le persone che non si sentono bene in tutti i sensi. Per questi, la natura rimane il più perfezionato e il più gran laboratorio del mondo.

Non bisogna neanche pensare che fito e aromatoterapia siano in grado di curare tutti problemi del mondo. I risultati osservati sono di gran lungo superiori alle attese. Molto spesso il terapeuta rimane stupito della completezza dei risultati.

L’esempio delle cistiti è rilevante: quanti dopo insuccessi trattamenti antibiotici non sono riuscititi a trarre qualche giovamento? Quanti invece hanno trovato sollievo e guarigione con le essenze aromatiche, il magnesio o semplicemente cambiando radicalmente alimentazione? Il cambio della flora intestinale anche in questo caso è determinante.

Altro esempio glorioso: l’influenza… quante ore di lavoro perse. La cura: a letto, reidratazione, niente cure salvo infezione opportunista grave.

L’apporto dell’alimentazione industriale: Nel 1970 cita Valnet, su 1100 campioni di legumi freschi e di frutta, 700 convenivano pesticidi. Le analisi sono state fatte dalla società dei farmacisti di Montpellier.

Tuttora i medicinali a base di vegetali sono presenti in quantità importante (più di 50%).

L’azione delle OE

Azione semplice, sempre meglio capita dopo i progressi della scienza e in particolar della fisica. Esisterebbe una corrispondenza tra OE e ormoni.

Prima vista

L’essenza si ottiene per distillazione. Gli Oli essenziali si presentano sotto forma di gocce, di perle o di capsule. Ricordiamo invece l’interesse dell’aglio, della cipolla o della camomilla cui azione e proprio dovuta agli OE

Molti dei condimenti della nostra cucina sono veri e propri aromaterapici. Pensiamo ai chiodi di garofano, all’aglio e alla cipolla, la salvia, il timo, il rosmarino ecc..

Anche per questi innocui prodotti ricordiamo che conta la dose. In effetti, alcune OE possono creare dei problemi. Se utilizzate in modo sbagliato o scorretto possiamo per alcuni d i loro parlare de vera e propria tossicità. Ho lavorato nel campo della ricerca e dello sviluppo per la messa a punto galenica di certi prodotti, in particolare per l’aromatizzazione di farmaci o di alimenti in polvere. È incredibile come le essenze o gli aromi errano in grado di procurarmi dei disaggi, persino crisi d’asma.

Gli operai incaricati di impachettare la vaniglia presentono diversi disturbi come cefalee, mal di stomaco o caduta dei sopracigli, per fortuna provvisoria. Il zafferano, consumato in dosi esagerate può provocare delle eccitabilità cerebrali tale a procurare convulsioni. Si è anche osservato delirio e persino la morte dovuta a dosi importati di zafferano, in Giamaica o nelle Antille, dove questa pianta è coltivata ed è molto utilizzata sia nella cucina sia in certe bevande.

Punti importanti

La fito aromatoterapia costituisce un trattamento di fondo. Questo trattamento rimane sempre un passaggio obliato per raggiungere l’equilibrio della persona. Purtroppo queste cure non risolvono tutti i problemi dei pazienti ed è normale aggiungere altri elementi curativi per ottenere il risultato cercato.

La medicina non è una scienza, non esistono costanti, ad esempio i dati delle analisi del sangue sono da interpretare con molta calma e non spaventarsi dalle minime variazioni registrate. Mi è capitolato di incontrare persone guarite (sparizione totale dei sintomi) con ancora dati analitici fuori norma. I dati si sono regolarizzati dopo. La medicina invece, attraverso questa gara alle analisi si ritrova spesso con delle persone non a posto ed analisi perfette.

Non si può e non si deve mais cercare di dare spiegazioni a proposito del meccanismo d’azione di un aromaterapico su una persona, per il prossimo paziente non funzionerà e tutto il nostro ragionamento sarà stato inutile.

Una prescrizione con troppi prodotti e per forza sbagliata. Bisogna concentrarsi su l’essenziale. Cosa vuole il paziente. Che cosa le da più fastidio? Ok, comincio da questa. La prossima volta che lo vedrò, dovrà avere fatto dei progressi e la sua patologia principale deve essere regredita.

L' Emerald Line ha creato una linea di Gemmoderivati Oli Essenziali, derivanti da piante selezionate provenienti da coltivazioni biologiche.

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